COS’E’ IL LATTOSIO
Il lattosio è un disaccaride formato da due zuccheri : glucosio e galattosio.
E’ il principale carboidrato nel latte dei mammiferi.
Nel latte umano è presente nella misura del 7%.
La corretta digestione del lattosio dipende dalla presenza nell’intestino dell’enzima LATTASI, che lo scinde nei due carboidrati facilmente digeribili di cui è composto:
glucosio e galattosio.
Oltre che nel latte, il lattosio è presente anche in tutti i suoi derivati: latticini, formaggi, creme, panna, gelati, ecc..
DEFICIT DA LATTASI E INTOLLERANZA AL LATTOSIO
L’intolleranza al Lattosio è l’incapacità presente in alcuni individui di digerire lo zucchero del latte, il Lattosio appunto, con conseguenti sintomi gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, crampi addominali e diarrea. Tutte queste manifestazioni sono dovute sia all’azione osmotica esercitata da
l lattosio, sia all’attività dei batteri del colon, che fermentano il lattosio non digerito provocando la produzione di gas (idrogeno, metano, ecc.) e di altre sostanze. Ciò è provocato da una carenza dell’enzima deputato alla sua idrolisi, la lattasi, che scompone il Lattosio nei due composti più semplici, glucosio e galattosio.
La normale capacità digestiva lattasica si ricostituisce abbastanza rapidamente a causa della rapidità del ricambio delle cellule intestinali per cui un breve periodo di sospensione nella introduzione di lattosio con la dieta permette la scomparsa dei sintomi. Se nei primi anni di vita l’intolleranza al lattosio è quasi sempre secondaria a patologie intestinali, negli anni successivi l’attività dell’enzima lattasi diminuisce rapidamente, secondo uno schema geneticamente predefinito.
Esistono diversi gradi del deficit, per cui un soggetto affetto da deficit di lattasi può essere in grado di assumere e digerire senza sintomi 12 grammi di lattosio, ma non 20 grammi, mentre un altro soggetto può assumerne senza alcun disturbo 20 grammi, ma non 30. Lo yogurt in particolare ha un contenuto di lattosio ridotto del 30-40% rispetto a quello originale, grazie ai processi di fermentazione; inoltre, esso contiene nei suoi microrganismi una lattasi (la betagalattosidasi) che si attiva nel duodeno e nel digiuno e consente la digestione del lattosio. Un altro alimento ben tollerato è solitamente il formaggio grana; 100 g di questo formaggio forniscono 1340 mg di calcio ed un suo consumo regolare può ottimamente supplire il carente apporto derivante dal mancato consumo di latte.
H2 BREATH TEST
L’H2 Breath Test è una tecnica assolutamente non invasiva, consiste nel fare espirare i soggetti in una sacca ogni 30 minuti, per 4 ore successive all’assunzione del lattosio; nell’aria espirata viene poi misurata la quantità di idrogeno. In caso di malassorbimento del lattosio, esso viene fermentato dalla flora del colon con produzione di idrogeno che risulterà quindi a concentrazione più alta nell’aria espirata dal soggetto; ciò ovviamente non avverrà se il soggetto in studio digerisce normalmente il lattosio. Se la quantità di idrogeno sarà maggiore di 20 parti per milione, potremo definire il soggetto come affetto da malassorbimento di lattosio.